Storia del pesce palla maculato

Storia del pesce palla maculato
30 Novembre 2020 Calendarioserveco

Storia del pesce palla maculato

Illustratore: Nicola Sammarco

Il pesce palla maculato aveva trovato una tana accogliente tra gli scogli vicino alla torre. Aveva preso casa lì, dove una volta era impensabile abitare. “Lì fa così freddo che che si cancellano le macchie” gli diceva il nonno quando da bambino guardava con interesse cosa ci fosse oltre il canale di Suez. U

n giorno però capitò che una corrente inaspettata lo trascinasse a nord, quindi più a nord e ancora a nord. Più risaliva di latitudine più aumentava la paura di perdere le macchie. Le aveva contate ad una ad una, da piccolo: erano duecentotrè. Finita la corrente, trovò una piccola tana spoglia tra gli scogli vicino alla torre. Si fermò lì, a contarsi le macchie. C’erano tutte. “Meno male”, pensò.

Provava a tornare a sud, ma quella tana era troppo comoda: non era fredda e il cibo abbondante. Non solo non c’era bisogno che tornasse a casa, ma alcuni suoi amici tropicali iniziarono a trasferirsi vicino a lui. La comunità cresceva sempre di più e nei pressi della torre gli scogli erano pieni di pesci colorati, che non si erano mai visti prima. “Guarda che bel pesce” gridò un truzzo alla truzza che l’accompagnava. Bevuto l’ultimo sorso di bibita gassata entrambi gettarono le lattine nel mare. “Prendilo”, disse lei a lui e lui si adoperò.

Il pesce palla maculato era un tipo timido, poco abituato ai truzzi della torre, e si fece catturare senza nemmeno contarsi le macchie. “Cuciniamolo” disse lui a lei, e lei non se lo fece ripetere. Il pesce palla maculato, pesce tropicale dal carattere timido, quando ha paura si gonfia come una palla, da cui il nome. Non bastò questo trucco per sopravvivere. Ma non sopravvissero manco i due truzzi. Infatti, per quanto timido fosse il pesce palla maculato, i suoi organi interni contengono una tossina mortale!


Autore: Massimiliano Martucci
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